Ragione sociale: Az. Agr. Ranieri Michele
Indirizzo: Loc. Le Case Vivoli – 58024 Massa Marittima (GR) – IT
Telefono: 3286391340
E-mail: micheleranieri@gmail.com
Sito internet: www.podereranieri.com
Proprietario: Michele Ranieri
Possibilità di visitare l’azienda: Si, su appuntamento
Eventuali strutture ricettive: no
Eventuali servizi in azienda: no
Eventuali prodotti acquistabili in azienda: vino, olio di oliva
Descrizione del nucleo famigliare e loro coinvolgimento nelle attività agricole:
Michele Ranieri: proprietario, conduttore azienda in tutte le fasi di lavorazione vigna, cantina e commercializzazione.
Rodolfo Ranieri (padre di Michele): conduttore azienda in lavorazione vigna e cantina
Estensione terreni: 4 ha
Altitudine: 60 m s.l.m.
Superficie coltivata a vigneto: 2,5
Superficie coltivata a oliveto: 0,5
Ortaggi coltivati: carciofi
Tipo di conduzione: Proprietà
Tipo di coltivazione: Mio-logico (biologico + buonsenso)
Eventuali società di certificazione:
Eventuale laboratorio di analisi utilizzato: CAIM
Enologo o responsabile di cantina: Michele Ranieri
Agronomo o responsabile conduzione agricola: Michele Ranieri e Rodolfo Ranieri
Lavoratori fissi:
Lavoratori stagionali: 8
Tipologia di contratto di lavoro utilizzata per i lavoratori fissi:
Tipologia di contratto di lavoro utilizzata per i lavoratori stagionali: Contratto per corpo lavorazione con cooperativa
Ricorso a lavoro interinale: no
Vini prodotti:
Senziente (Sangiovese, Merlot, Cabernet Sauvignon) Doc Maremma Toscana Rosso
Sardonico (Trebbiano, Viognier, Manzoni) Igt Toscana Bianco
Solo Viognier (Viognier) Doc Maremma Toscana Viognier
Solo Manzoni (Incrocio Manzoni Bianco) Igt Toscana Manzoni
Solo Sangiovese (Sangiovese) Doc Maremma Toscana Sangiovese
Solo Cabernet (Cabernet Sauvignon) Doc Maremma Toscana Cabernet
Solo Merlot (Merlot) Doc Maremma Toscana Merlot
Numero totale di litri d’olio prodotti: 200
Vendita diretta: 15%
Canali distributivi: Selezione Fattorie (Toscana), Secli (Svizzera), Sprit&Co. (Danimarca) 85%
Vendita nella media e/o grande distribuzione: no
Totale vendite ultimo anno solo vino: €70.000
Totale vendite ultimo anno solo olio: €3.000
Una breve storia dell’azienda:
L’azienda nasce dal retaggio e dall’amore della famiglia per la campagna, con una piccola vigna per fare il nostro vino, qualche olivo, qualche albero da frutto e un po’ di orto. Poi la passione per il vino inizia a crescere, piantiamo una nuova vigna per fare il nostro “Super Tuscan”, era la fine degli anni ’90, e nasce il primo vino imbottigliato: il Senziente.
Nel 2010 infine mi arrendo, lascio il lavoro a Milano nel campo della Comunicazione e ritorno a casa, alla riscoperta di una storia di famiglia che non avevo mai sentito mia fino in fondo.
Devo imparare tutto, dalla potatura all’uso dei macchinari agricoli, dalle fasi della vinificazione alla gestione economica e commerciale di un’azienda agricola.
Sono anni impegnativi e appassionanti, le sfide sono molto e talvolta, nei momenti più difficili, si fa fatica a prendere sonno la notte.
Però questo amore e questo istinto per la terra, per la vigna, per far crescere qualcosa e crescere con lei, mi da forza.
Oggi sono 11 le vendemmie che posso dire “mie”, da 8 anni ho preso in mano il testimone in Cantina e i vini sono diventati 7 tra bianchi e rossi.
Abbiamo piantato nuova vigna e il prossimo anno ci sarà spazio per ancora un po’ di Sangiovese, un migliaio di piante circa.
Questo è Podere Ranieri, questi siamo noi.
Cenni storici e geografici sul territorio:
Nonostante in pochi lo riconoscano, questo territorio non ha una storia vitivinicola molto antica. Le foto aeree degli anni 60 ritraggono coltivazioni di grano e altri cereali, ma ben poche vigne. E’ solo sulla scia del successo di Bolgheri che è iniziata la conversione alla viticoltura, quindi se parliamo di vitigni autoctoni è già di per se un controsenso. Tuttavia Sangiovese, Malvasia nera, Canaiolo, Trebbiano e Malvasia Bianca erano i vitigni con cui i contadini producevano il vino per la famiglia.
I nostri vigneti si trovano sui primi rilievi collinari di Massa Marittima affacciati sul Golfo di Follonica. Guardano le mappe si intuisce che ci troviamo su un antico fondale marino e la composizione del terreno, limo sabbioso in superficie e argilloso nella parte appena sottostante, lo testimoniano. Di fronte a noi il fronte boschivo per parco di Montioni gioca un ruolo cruciale: fa da termoregolatore abbassando le temperature notturne in estate e incanala il vento di maestrale che porta umidità notturna e la sapidità tipica che fa da canovaccio a tutti i nostri vini.
Condizioni ambientali del posto e dell’area di produzione:
Le condizioni climatiche sono in sempre più rapida evoluzione e oggi è più sensato parlare di un trend che stiamo rilevando.
Le stagioni autunnali e primaverili sono sempre meno piovose e la l’abituale riserva idrica trattenuta dallo strato argilloso dei terreni, all’altezza dell’apparato radicale delle viti, è sempre più esigua. Le estati invece si fanno via via più torride. Tutta la Toscana, con le dovute differenze, è coinvolta da questo fenomeno e ormai i trattamenti alla vigna si limitano quasi esclusivamente allo zolfo, per contrastare l’oidio, mentre la peronospora in mancanza di precipitazioni è quasi inesistente. Per adeguarci a questo fenomeno non interveniamo più sulla bassa parete fogliare in modo da mantenere il grappolo quanto più possibile al riparo dal sole. Il terreno invece viene lavorato spesso per rompere i capillari che farebbero evaporare l’umidità dal sottosuolo.
Mantenere bassa la quantità di uva per ettaro è ormai l’unica via per permettere alle viti di resistere allo stress idrico e permettere un’adeguata maturazione dei frutti, che permetterà successivamente una vinificazione rispettosa e poco interventista.
I miei principi e idealità di produttore:
Lavoro artigiano, rispetto e cura della terra che ci ospita sono i punti cardinali sulla nostra mappa.
Ci ispiriamo ai principi dell’agricoltura biologica nella conduzione del vigneto, ma senza dogmi, con un approccio scientifico, pragmatico e concreto.
Eleganza, bevibilità e territorio sono ciò che cerchiamo di ottenere dai nostri vini.
Non crediamo (e anzi ci stanno proprio sul cazzo) a punteggi, guide, bollini, bandiere o filosofie enologiche esoteriche e furbette con pretese di superiorità morale ed ecologica.
Vogliamo un vino che sia testimonianza di chi lo produce, con onestà e trasparenza, capace di comunicare con chi lo beve come un telefono senza fili.
Il nostro vino siamo noi, senza SE e senza MA, un vino UMANO prima di ogni altra cosa.
La mia opinione sull’utilizzo di OGM:
Non sono d’accordo alla diffusione di OGM, in nessun campo. La natura si basa sulla varietà delle specie che naturalmente si selezionano e si differenziano garantendo sempre una forma efficiente di equilibrio ambientale. L’introduzione di OGM sposterebbe questo equilibrio rischiando di far sparire specie “originarie” a favore di specie più resistenti e produttive create in laboratorio: gli OGM, appunto. L’apparente maggior vantaggio delle specie OGM costituisce però una grave vulnerabilità per l’ecosistema nel caso in cui si presentasse un’avversità (virus, batterio, fungo, ecc) a cui l’OGM – ormai impostosi sulle varietà “originarie” – non sia in grado di opporre adeguata resistenza o in alternativa (e questo è a mio avviso il punto cruciale) sfruttare la diversificazione genetica interna alla specie come forma estrema di resistenza e sopravvivenza della specie stessa.