Il dibattito è sempre acceso e accorato e, per certi versi, anche un tanto noioso, ridondante. Negli ultimi giorni questo confronto si dice dentro calcoli post-elettorali: a destra, un bacino che decide e vota, a sinistra una popolazione (oziosa?) coi nasi nei calici, cercante, in bocca, posca, «spugna di Gesù».
Pubblico, privato, comune. Stato, mercato, autonomia. Le forze critiche e antagoniste italiane e non solo si dibattono da decenni nelle secche procurate da queste triadi.
L’Etna vinicola è un reticolo infinito e torto. Qui Cantina Malopasso fa la sua piccola storia, una realtà vitivinicola semplice e aperta
Dagli Appennini alle Alpi (passando per le periferie delle metropoli) sfide epocali sono in corso
Una via stretta, due libri snelli e la gastrofinanziarizzazione della città