Ragione sociale: Zaffineria di Anna Rita Di Barnaba
Indirizzo: via della Piazza 1 – 66010 Fara Filiorum Petri, Ch – IT
Telefono: 3331846128
E-mail: info@zaffineria.com
Sito internet: www.zaffineria.com
Proprietario: Anna Rita Di Barnaba
Possibilità di visitare l’azienda: si, periodo autunnale: seconda settimana ottobre prima settimana novembre per raccolta fiori di zafferano ed essiccazione della spezia. Prenotazione obbligatoria
Eventuali strutture ricettive:
Eventuali servizi in azienda:
Eventuali prodotti acquistabili in azienda: zafferano puro in pistilli
Descrizione del nucleo famigliare e loro coinvolgimento nelle attività agricole:
Estensione terreni: 1 ha
Altitudine: 500 m s.l.m.
Altre colture: Zafferano
Tipo di conduzione: proprietario
Tipo di coltivazione: coltivazione naturale ed artigianale del crocus sativus con estrazione annuale e manuale dei bulbi e reimpianto su nuovo terreno, selezione bulbi a mano, essiccazione della spezia naturalmente con brace di legno d’ulivo, mandorlo e quercia.
Eventuali società di certificazione:
Eventuale laboratorio di analisi utilizzato:
Agronomo o responsabile conduzione agricola:
Lavoratori fissi:
Lavoratori stagionali: 3
Tipologia di contratto di lavoro utilizzata per i lavoratori fissi:
Tipologia di contratto di lavoro utilizzata per i lavoratori stagionali: contratto stagionale
Ricorso a lavoro interinale:
Vendita diretta: vendita in azienda e fiere, vendita on-line
Canali distributivi:
Vendita nella media e/o grande distribuzione:
Totale vendite ultimo anno solo ortaggi e frutta (fatturato e vendita diretta): 850 gr circa di spezia venduti
Una breve storia dell’azienda:
Zaffineria è nata dall’amore per il territorio, il rispetto dell’ambiente e della sua biodiversità e con un’etica improntata sulla valorizzazione di questi aspetti e degli aspetti culturali che lo caratterizzano. La coltivazione dello zafferano fa parte della storia abruzzese, della sua tradizione e col nostro lavoro abbiamo voluto continuare tutto ciò. Anni di apprendimento nella piana di Navelli presso il Consorzio dello zafferano DOP con “la signora dello zafferano” Gina Sarra, presidente del consorzio hanno portato a proseguire con la nostra attività le antiche tecniche di coltivazione ed essiccazione della spezia, capendo come è attuale fare un’agricoltura autentica, ancora artigianale e naturale.
Cenni storici e geografici sul territorio:
Sin dal 1300 lo zafferano viene coltivato in Abruzzo, quando un monaco dominicano originario della Piana di Navelli porto la spezia ed il crocus sativus nel nostro territorio che si prestò ottimamente alla coltivazione dello zafferano. Sia per le tecniche di coltivazione che di essiccazione, (lo zafferano viene essiccato naturalmente sulla brace di mandorlo, ulivo e quercia) l’Abruzzo è riuscito a raggiungere l’eccellenza mondiale per la qualità del suo zafferano. Il clima adatto grazie alle montagne, alle colline e all’influsso del mare, i terreni con tessiture miste secondo le zone interessate permettono un’agricoltura sana per chi la vuole praticare.
Condizioni ambientali del posto e dell’area di produzione:
L’Abruzzo è vocato alla coltivazione di zafferano, dunque gode di condizioni ambientali ottimali sia per la tessitura del terreno, sia per il suo clima. Negli ultimi anni però, si è potuto osservare che queste condizioni si assottigliano, originando estati anomale – siccità intensa e prolungata, brevi e intensi temporali in grado di provocare frane e/o allagamenti-. Questi ultimi molto pericolosi per la coltura dello zafferano poiché provocano la morte del bulbo. Gli inverni sono diventati piu caldi con scarsità di nevicate o violente gelate nel periodo pre-primaverile e primaverile. Le difficoltà negli ultimi anni si sono moltiplicate per chi pratica un’agricoltura naturale e non fa ricorso ad elementi chimici o lavorazioni meccanizzate. Emerge uno squilibrio soprattutto in alcuni periodi dell’anno.
I miei principi e idealità di produttore:
Rispetto per il territorio, per l’ambiente e per gli organismi viventi
Autenticità
Genuinità
Onestà
Ricerca continua
La mia opinione sull’utilizzo di OGM:
Negativa.